Questo che pubblichiamo è l’intervento di Paolo Ramundo al convegno “Roma Agricola – per lo sviluppo sostenibile ed integrato della città metropolitana” che si è svolto il 20 settembre 2019 nella sede della Cooperativa Agricola Cobragor
di Paolo Ramundo
La Fattoria Radiosa
La Cobragor, cooperativa braccianti agricoli organizzati, è un’azienda agricola che da più di quarant’anni coltiva terreni pari a circa cinquanta ettari di proprietà pubblica nel Parco Agricolo di Casal del Marmo con metodo biologico certificato.
L’area gestita dalla cooperativa presenta coltivazioni eterogenee: seminativo avvicendato, più di seimila alberi tra uliveti e frutteti, colture ortive in pieno campo. In azienda è presente un punto vendita con i prodotti freschi e trasformati. Il laboratorio di trasformazione supporta l’attività agricola disponendo di un adeguato parco macchine tra le quali il frantoio a ciclo continuo dove si trasformano le olive raccolte dalle oltre mille e seicento piante in un eccellente olio extravergine non-filtrato segnalato dalla guida SlowFood. L’azienda alleva animali la cui finalità principale è quella didattica. Da più di vent’anni infatti la cooperativa collabora con le scuole del comune di Roma proponendo dei percorsi e laboratori finalizzati alla conoscenza diretta del lavoro agricolo, della produzione di alimenti, della loro trasformazione nel rispetto dei cicli stagionali, dell’ambiente e della salute. L’azienda offre inoltre servizi agrituristici: cento posti nel ristorante, dieci posti letto.
Nell’area attualmente coltivata dalla Cobragor nella fase precedente era attivo un allevamento di animali per produrre latte e carne per gli abitanti del Santa Maria della Pietà. La vecchia stalla aveva in vicinanza un Silos dove venivano accumulati alimenti per gli animali. Il sistema di alimentazione diretto era stato dismesso venti anni prima della legge Basaglia del ‘78, annullando l’ergoterapia e l’auto-approvvigionamento previsto nel progetto degli inizi del Novecento del Comune di Roma con il sindaco Nathan. Il Silos è presente in prossimità dell’Ospedale San Filippo Neri nell’area agricola limitrofa la cui dimensione complessiva supera i quattrocento ettari, circondata dai quartieri del municipio di Monte Mario. Il Santa Maria è la centralità urbana del futuro comune metropolitano e il Silos simboleggia il suo essere agropolis. Il Silos è collocato nella strada di accesso alla sede multifunzionale della Cobragor e da molto tempo si era pensato di valorizzarlo con l’aiuto di un nostro amico pittore, Piero Dorazio, che fece un disegno importante con l’impegno a realizzarlo. Piero Dorazio aveva avuto una significativa relazione artistica e culturale con Giacomo Balla protagonista del Futurismo e grande amico di Ernesto Nathan, il sindaco che fece progettare e costruire il Santa Maria della Pietà. Intitolò il suo disegno “La Città che Sale” evidenziando problematiche tuttora presenti nelle aree periferiche nella città di Roma. Le attività culturali sono fondamentali per lo sviluppo e la qualificazione delle aree urbane che hanno un grande valore per la cittadinanza che vive a Monte Mario.
Il restauro e il disegno sul Silos accrescerà la resilienza urbana creando un luogo per ospitare mostre, convegni, proiezione di documentari, proposte escursionistiche, attività di formazione, storia del territorio, musica, sport e attività artistiche ricreative. Lo sviluppo di queste attività sarà in grado di ammortizzare i costi che la cooperativa si impegna a pagare per i lavori necessari che in allegato segnaliamo.